Kanryo Higaonna

Kanryo Higaonna (o Higashionna) nacque nel villaggio di Nishi, Naha, quarto figlio di Kanyo Higaonna, l’erede di nona generazione della famiglia Shin. L'anno era il 1853, lo stesso anno dello sbarco ad Okinawa dell'ammiraglio Perry. Pur discendendo da una famiglia di rango shizoku, gli Higaonna non erano benestanti (come spesso accadeva: si pensi alla famiglia Funakoshi), ed il giovane Kanryo portava legna da ardere dalle isole Kerama. La sua istruzione fu trascurata e secondo alcune testimonianze, da giovane Higaonna era “piccolo ma veloce e con anche potenti. Pare che da ragazzo abbia studiato i fondamenti del ti di Okinawa e il tode da Seisho Arakaki (1840-1920?) del villaggio di Kume, a Naha. Il periodo di studio con il grande maestro cinese fu breve, perché Arakaki fu chiamato a Pechino nel 1870 e tornò ad Okinawa solo in seguito (e fece in tempo a fornire insegnamenti ad altri illustri maestri della generazione successiva, come Mabuni e Chitose Tsuyoshi). All’epoca, Naha era un centro di affari abbastanza sviluppato, con cinesi e okinawensi occupati nel commercio e nel guadagno reciproco. Fu anche grazie a questi contatti che gli okinawensi si avvicinarono all’arte marziale cinese imparando a conoscerne almeno i principi degli aspetti esoterici. Comunque, Higaonna, non senza fatica, all’età di circa 23 o 24 anni, decise di recarsi in Cina per imparare l’arte cinese. Higaonna partì con i fondi necessari a vivere per un anno. Resterà in Cina 15 anni, anche perché nel frattempo i rapporti fra Giappone e Cina erano mutati: il Giappone mette fine alla relazione tributaria e agli scambi regolari che che legavano Okinawa alla Cina. Il viaggio poté essere effettuato grazie Yoshimura Udun (secondo Miyazato), o forse Higaonna si recò più volte in Cina come assistente di Yoshimura Udun (K. Murakami in Karate-do to Ryukyu Kobudo che riporta una testimonianza di Juhatsu Kyoda, un allievo di Higaonna). Come che sia, la sua vita in Cina rimane solo congettura. Le testimonianze (Miyazato, Kyoda) concordano nel sostenere che Higaonna fu allievo di Ryu Ryu Ko (secondo Miyazato si tratterebbe della stessa persona che istruì Nakaima del Ryuei-ryu), il cui assistente capo era Wan Shin Zan (unico maestro di Higaonna sarebbe stato solo Wan Shin Zan per Nagamine). In questa scuola, dopo enormi sacrifici (a volte Higaonna era preso dallo sconforto più cupo, ma una poesia ricevuta da uno dei suoi amici di Okinawa gli restituiva il coraggio: una pazienza ordinaria è alla portata di tutti, la vera pazienza è sopportare l’insopportabile), Higaonna imparò i segreti della boxe Hsing-i, i kata sanchin, seienchin, shisochin, sesan, e suparinpe. Incerta è anche la data del suo ritorno ad Okinawa (avrebbe avuto 32 anni secondo Miyazato, 40 secondo Nagamine), ma comunque l’arte appresa non giovò ad Higaonna perché in quell’epoca Okinawa si stava giapponesizzando e nessuno voleva avere a che fare con un’arte cinese. Higaonna tornò a commerciare in legna da ardere e la depressione lo portò a bere e frequentare locali notturni. Shoshin Nagamine riporta un aneddoto che ha raccolto da uno dei suoi predecessori, chiamato Ija no Aji Tanme, di Tomari "Questo succedeva nel 1897, il maestro Kanryo aveva 45 anni. Una sera, dopo aver bevuto nel quartiere dei piaceri, rientra scortato da un giovane che gli illumina il cammino con una lanterna. Improvvisamente, tre pezzi d'uomini sbarrano loro la strada. Uno di loro esclama: 'eccolo, il vecchio adepto, Higaonna!', spegne la lanterna con un calcio e lancia un attacco di pugno al ventre del maestro Kanryo. Costui, indietreggiando di mezzo passo, para l'attacco con il proprio braccio destro. L'uomo lancia un grido di dolore e fugge. Anche gli altri due fanno dietro-front. L'uomo che aveva attaccato era Sakuma Santa, combattente altrettanto celebre di Choki Motobu. Sakuma disse in seguito che, quando il maestro Kanryo aveva parato il suo pugno, aveva sentito tanto dolore che aveva pensato che il suo braccio fosse rotto ed era fuggito spaventato..." E Nagamine aggiunge un ulteriore ricordo di Iha no Aji Tanmei. Higaonna era molto interessato alle storie teatrali riguradanti eroi locali e bujin. Una sera Iha, che era direttore di teatro, invitò Higaonna dietro le quinte, e tra i due avvenne questo dialogo: "Ho tenuto a mente questi precetto del maestro Kanryo: Anche se conosci cento tecniche, una sola determinerà la tua sorte. Un solo colpo, è al tempo stesso la prima e l'ultima tecnica. L'adepto dell'arte deve saper confidare la propria vita a una tecnica unica. Il detto 'i ken no kon' significa 'allena il pugno per penetrare lo spirito, questa è l'essenza del bushi'". Iha dichiarò che aveva imparato a memoria la lezione di Higaonna e spesso aveva utilizzato le sue parole nelle pièce teatrali. Dopo qualche anno la situazione cambiò, ed il rinnovato interesse mostrato nei confronti del karate da parte dell’esercito giapponese, convinse Higaonna ad accettare alcuni allievi. Siamo intorno al 1890. Alla fine, emersero i tre migliori: Chojun Miyagi, Koki Shiroma e Juhatsu Kyoda. Secondo le testimonianze, la pratica con Higaonna era dura, i primi tre o quattro anni erano passati allenando unicamente il kata sanchin, e sebbene Higaonna avesse molto da insegnare a coloro i quali perseveravano, i più abbandonavano. Chiamava il suo stile shorei-ryu, che divenne noto generalmente solo come naha-te (per distinguerlo dallo shuri-te e dal tomari-te). Secondo Murakami, Higaonna ripeteva spesso a Juhatsu Kyoda: “il karate non è stato inventato per far male alla gente, ma per aiutare la società”. Il motto preferito di Higaonna era “il karate ha bisogno di una tecnica; il karate ha bisogno di uno scopo” e anche “nelle arti marziali il progresso spirituale è importante; ricordate quindi che se qualcosa nella vita vi ostacola il cammino, spostatevi e girategli intorno”. Il detto I ken no kon significa ‘allena il pugno per penetrare lo spirito’. Questa è l’essenza del bushi”. Kenko Nakaima del Ryuei-ryu raccontò a Bishop che lo stile di Higaonna era “leggero, con uno straordinario lavoro sugli spostamenti e con calci bassi e veloci”. Nonostante la sua vita attiva, Higaonna morì all’età di 63 anni. Gli successe il suo allievo migliore, Chojun Miyagi.

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